Augustus Antonium vincit et Romam tenet imperatque

Narratur de Aegypto capta et de obitu Antonii et Cleopatrae. De imperio, moribus et morte Divi Augusti quoque dicitur....

Augusto vince Antonio, occupa Roma e comanda

Si narra sulla conquista dell'Egitto e sulla morte di Antonio e Cleopatra. Si racconta anche dell'impero, dei costumi e della morte del Divo Augusto.

Antonio, che occupava l'Asia e l'Oriente, repudiata la sorella di Cesare Augusto Ottaviano, sposò Cleopatra, regina dell'Egitto. Egli stesso combattè anche contro i ersiani. Li vinse in molte battaglie, mentre ritornava fu tuttavia spossato dalla fame e dalla pestilenza e, incalzandolo i parti mentre fuggiva, egli stesso retrocedette come un vinto. Anche lui scatenò un'ingente guerra civile sotto costrizione della moglie Cleopatra, Regina dell'Egitto, mentre per desiderio femminile desiderava anche regnare a Roma. Venne sconfitto da Augusto in uno scontro navale famoso ed illustre presso Azio. Quel luogo si trova in Epiro, da dove fuggì in Egitto e dato che la situazione era disperata, passando tutti ad Augusto, egli stesso si uccise.

Cleopatra spinse una vipera a sé e fu uccisa dal suo veleno. L'Egitto per mezzo di Ottaviano Augusto venne aggiunto all'impero romano e fu messo al suo comando Cornelio Gallo. L'Egitto ebbe questo primo censore. Così compiute le guerre in tutto il mondo Ottaviano Augusto ritornò a Roma, nel dodicesimo anno, da quando era stato console. Da quel momento detenne lo stato da solo per 44 anni. Prima dei dodici anni lo aveva tenuto con Lepido e Antonio. Così dall'inizio del suo principato fino alla fine trascorsero cinquantasei anni. Morì nel settantaseiesimo anno di morte comune nella città di Atella in Campania.

Fu seppellito a Roma nel Campo Marzio, uomo, che fu considerato non immeritatamente dalla maggior parte simile a una divinità (come una divinità). Ed infatti non vi fu alcuno facilmente più fortunato di lui nelle guerre o più moderato in pace. Nei 44 anni, in cui gestì l'impero da solo, visse molto civilmente, fu liberalissimo verso tutti quanti, fedelissimo verso gli amici, che elevò a tanti onori, da equiparare quasi alla sua elevatezza.
(By Maria D. )

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