Bisogna agire razionalmente, non seguire la massa

Nihil magis praestandum est, quam ne pecorum ritu sequamur antecedentium gregem, pergentes non quo eundem est, sed quo itur....

Niente dev'essere più prestante, del non seguire secondo il rito delle pecore il gregge di coloro che ci precedono, dirigendoci non dov'è lo stesso, ma dove si va. E nessuna cosa c'implica in mali maggiori, del fatto che siamo stati creati per il clamore, ritenendo ottime quelle cose, che sono recepite con grande assenso, e per il fatto che noi abbiamo per buoni molti esempi, non viviamo secondo ragione, ma per imitazione. Da ciò ne consegue che c'è questo raggruppamento tanto grande di alcuni che precipitano sugli altri.

Come avviene in una grande strage di uomini, quando lo stesso popolo si accalca "nessuno cade così, che non attragga veramente alcuno a sé, ed i primi sono di rovina per quelli che li seguono", è così in ogni vita: nessuno sbaglia soltanto per sé, ma è causa ed autore dell'errore altrui; è dannoso infatti appoggiarsi a quelli che ci precedono e, mentre ognuno preferisce credere che valutare, non si giudica mai sulla vita, si crede sempre, e l'errore ci spinge e ci precipita, come si dice per mani.

Moriamo a causa degli esempi altrui; saremo guariti, purchè saremo separati dall'aggregazione.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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