Bisogna risparmiare le lacrime

Diutius accusare fata possumus, mutare non possumus: stant dura et inexorabilia....

Possiamo accusare più lungamente il destino, non possiamo mutarlo: sussiste duro e inesorabile.

Dato che la fortuna non determinerà la fine alle nostre sollecitudini, dobbiamo sopportare le avversità e e anche in un primo momento deporre il dolore: il dolore infatti ci contorce, non ci giova. Di conseguenza dobbiamo risparmiare le lacrime che non portano a nulla e bisogna trattenere gli animi dai vani conforti e da una certa amara libidine di dolersi.

Osserva tutti i mortali: dovunque c'è una frequente e abbondante occasione di versar lacrime e le lacrime ci vengono meno prima che le cause del dolersi. La laboriosa povertà esorta uno all'opera quotidiana: l'ambizione che non è mai tranquilla sollecita un altro: la sollecitudine torce un altro, la fatica un altro: uno teme la ricchezza che aveva desiderato: un altro si duole di avere i figli, un altro si duole di perderli.

E così nella vita noi dobbiamo utilizzare una grande forza d'animo e non dobbiamo risparmiare nessuna cosa più del pianto, il cui utilizzo invece è tanto frequente.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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