C'è chi preferisce una gabbia dorata alla libertà

Licentia - sic fabella docet - non est semper grata. Olim in villae fenestra merula laeta canebat in cavea....

La libertà – così insegna la storiella – non sempre è ben accetta. Una volta un merlo cantava allegro in una gabbia sulla finestra di una villa.

Un usignolo ascolta la piccola bestiola, si avvicina alla villa e vede il merlo prigioniero. Allora, meravigliato per la grande allegria del merlo, dice: "Poverino, perché sei così allegro?

Trascorri una vita così tanto dura in una piccola gabbia e non voli libero nelle foreste". Il merlo risponde così all'usignolo: "Amica mia, non trascorro una vita triste, ma calma e sicura: infatti ogni giorno la mia padrona mi fornisce cibo e acqua limpida con grande abbondanza. Non svolazzo nei boschi, ma non temo né le minacce delle aquile né le imboscate delle bestie selvatiche né le frecce dei contadini.

Al contrario, tu sei libera ma talvolta non hai cibo e un giorno o l'altro può darsi che sarai preda degli artigli dell'aquila".

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