Caesar in Britanniam exercitum exponit

Caesar exposito exercitu et loco castris idoneo capto, in quo ex captivis cognovit copiae consedissent... Sed eos fugientes Caesar prosequi vetuit, et quod loci naturam ignorabat, et quod, magna parte diei consumpta, munitioni castrorum tempus relinqui volebat.

TESTO LATINO COMPLETO

Cesare, sbarcato l'esercito ed occupato un luogo adatto per gli accampamenti, quando seppe dai prigionieri in quale luogo le truppe dei nemici si erano fermate lasciate presso il mare dieci coorti e trecento cavalierihe fossero di guardia alle navi, si diresse contro i nemici.

Egli stesso avanzato di notte di circa dodicimila passi osservò le truppe dei nemici vide le milizie dei nemici. Quelli avanzati lungo il fiume con la cavalleria e con i carri iniziarono a fermare i nostri dalla postazione superiore e ad attaccare la battaglia.

Respinti dalla cavalleria si nascosero nei boschi, raggiunti un luogo straordinariamente protetto e dalla natura e dalla fortificazione, che, come sembrava, avevano preparato già prima a causa di una guerra civile; infatti tagliati molti alberi tutti gli ingressi erano bloccati. Questi stessi sparsi combattevano dalle selve ed impedivano ai nostri di entrare dentro le fortificazioni. Ma i soldati della settima legione, fatta una testuggine e costruito un terrapieno vicino alle fortificazioni occuparono la postazione e li cacciarono dalle selve, ricevute poche ferite.

Cesare vietò di inseguire quelli che fuggivano sia perché non conosceva la conformazione del luogo sia perché era trascorsa gran parte della giornata e voleva lasciare il tempo opportuno al lavoro di fortificazione dell’accampamento.

Altra proposta di traduzione

Cesare, sbarcato l’esercito e preso un luogo idoneo per l’accampamento, seppe dai prigionieri in quale posto si fossero stanziate le truppe, lasciate dieci coorti presso il mare e trecento cavalieri, perché fossero di difesa alle navi, si diresse verso i nemici.

Egli stesso, avanzato durante la notte circa dodici mila passi, vide le truppe dei nemici. Quelli, avanzati con la cavalleria verso il fiume, da un luogo più alto cominciarono ad impedire i nostri e ad iniziare la battaglia.

Respinti dalla cavalleria, si nascosero nelle foreste, avendo raggiunto un luogo straordinariamente protetto dalla posizione naturale e dal lavoro di fortificazione, che prima avevano allestito; infatti ogni accesso era sbarrato poiché era stato abbattuto un gran numero di alberi. Ma i soldati della settima legione, dopo aver formato la testuggine e costruito un terrapieno fino alle loro difese, presero il posto e li respinsero dalle foreste dopo aver ricevuto pochi colpi.

Ma Cesare vietò di inseguire quelli che fuggivano, sia perché non conosceva la posizione del luogo, sia perché, trascorsa gran parte del giorno, voleva lasciare tempo all’opera di difesa dell’accampamento. (by Stuurm)

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