Caesaris iussa ad bellum contra Belgas

Caesar Divitiacum Aeduum magnopere cohortatus docet, quantopere rei publicae communisque salutis intersit manus hostium distineri, ne cum tanta multitudine uno tempore confligendum sit....

Cesare esortando vivamente l'Eduo Diviziaco fece capire, com'era interessato alla comune salvezza e dello stato che i manipoli di soldati dovessero essere divisi, affinché non si dovesse combattere con tanta moltitudine in un sol momento.

Disse che ciò non si poteva realizzare, ma gli Edui dovevano introdurre le proprie milizie nei confini dei Bellovaci e questi dovevano saccheggiare i loro campi. affidatigli tali incarichi lo congedò da lui. Dopo che vide che tutte le milizie dei Belgi riunite in un sol luogo giungevano da lui e venne a sapere che ormai non erano lontane da lui, si affrettò ad attraversare il fiume Axona con l'esercito, che si trova agli estremi confini dei Remi e pose lì l'accampamento.

faceva tali cose e Difendeva un sol lato dell'accampamento con le rive del fiume anche affinché i viveri potessero essere portati a lui senza pericolo dalle città dei Remi e dalle rimanenti città.

su quel fiume c'era un ponte. Vi pose un presidio e sull'altra parte del fiume lasciò il legato Q. Titurio Sabino con sei coorti; Ordinò di munire l'accampamento con una trincea di dodici piedi d'altezza ed un fossato di 18 piedi.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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