Caio Plinio loda le virtù della moglie Calpurnia
Caius Plinius Calpurniam uxorem vehementer diligebat et saepe in epistulis suis laudabat....
Caio Plinio apprezzava molto la moglie Calpurnia e la lodava spesso nelle sue lettere.
Appare evidente, tra tutte le altre la lettera a Ispulla, la zia paterna della moglie, in cui Plinio decanta l'eccezionale operosità, l'insigne ingegno, l'ammirevole frugalità, l'enorme pudicizia di Calpurnia. La donna praticava diligentemente i compiti di famiglia, organizzava i lavori delle ancelle e dei servi, tesseva ella stessa le tuniche sia di lino che di lana. Calpurnia non trascurava gli studi (da Calpurnia non erano trascurati gli studi), anzi erano coltivati con attenta cura; la donna leggeva volentieri i libretti del coniuge e li imparava a memoria.
Quando Plinio, da famoso oratore, affrontava le cause nel foro, la moglie attendeva con grande ansietà i giudizi dei giudici. "Tutte queste virtù" - affermava Plinio - mia moglie le ha apprese dall'amore, un maestro esemplare; perciò la nostra concordia sarà certa e duratura.
Infatti ella non ama, la mia età o la mia bellezza, che a poco a poco sfioriranno ed invecchieranno, ma amerà sempre la mia gloria." Perciò Plinio ringraziava Ispulla, che aveva educato ottimamente Calpurnia con i bei esempi di pietà e con gli onesti principi. (By Maria D.)
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