Carlo Magno è costretto ad affrontare due congiure

Erat ei filius nomine Pippinus ex quadam concubina editus, facie quidem pulcher, sed gibbo deformis....

Aveva un figlio di nome Pipino generato da una certa concubina, in verità di bell'aspetto, ma deforme a causa della gobba.

Questi, il padre svernando dopo la guerra contro gli Unni a Baiora, simulando una malattia, con alcuni tra i più ragguardevoli dei Franchi, che lo avevano allettato con una vana promessa del regno, congiurò contro il padre. Dopo la sventata frode e la condanna dei congiurati permise a questo di tosarsi i capelli per la vita religiosa nel convento di Prumia e ormai desideroso di essere libero. Fu ordita anche un'altra congiura valida contro di lui in Germania.

I suoi fautori alcuni privati della luce, altri illesi nelle membra, tuttavia tutti furono deportati in esilio; e nessuno di costoro fu ucciso eccetto soltanto tre; quelli che, per non essere catturati, difendendosi con le spade, avendo ucciso anche alcuni, perché altrimenti non potevano essere serrati, furono uccisi. Credono tuttavia che la crudeltà della Regina Fastrada scaturì la causa e l'origine di queste congiure. E perciò entrambe le congiure furono ordite contro il re, perché, in accordo con la crudeltà della moglie, si erano discostate smodatamente dalla bonarietà della sua natura e dalla solita mansuetudine.

Del resto per tutto il tempo della sua vita visse con il sommo amore e favore di tutti sia a casa che all'esterno così, che a lui non gli fu mai rinfacciata da alcuno nemmeno una minima nota d'ingiusta crudeltà.
(By Maria D. )

Versione tratta da Eginardo

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