Catullo invita un amico a cena
Mi Fabulle, si TIBI dii favent, APUD ME bene cenabis paucis diebus. Sed TECUM adfert atque magnam cenam, cum candida puella et vino et OMNIS cachinnis....
O mio Fabullo, se gli dèi ti saranno propizi, cenerai bene presso di me, tra pochi giorni.
Ma porta con te anche una cena generosa, con una fanciulla delicata, con il vino, e con tutte le risate. Bello nostro, se avrai tali cose, cenerai bene insieme a me: infatti la tasca del tuo Catullo è piena di ragnatele.
Ma in cambio tu otterrai amore puro, ed io ti darò un unguento che mi ha regalato la mia fanciulla. Quando tu lo annuserai, o Fabullo, pregherai gli dèi che ti facciano tutto naso.
(By Vogue)
Versione tratta da Catullo
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