Celio, l'innocente

Verum si quis est qui etiam meretriciis amoribus interdictum iuventuti putet, est ille quidem valde severus - negare non possum sed...

Veramente se c'è qualcuno che pensi che si debba vietare alla gioventù anche gli amori meretrici, quello è in verità molto severo non posso negarlo ma non solo si allontana dalla licenza di questo secolo ma anche dalle concessioni e dalla consuetudine degli antenati.

Quando infatti ciò non viene fatto spesso, quando viene biasimato, quando non viene permesso, quando infine fu tale da non esser lecito ciò che è lecito? A questo punto definirò questa cosa, non nominerò alcuna donna; lascerò una cosa così importante in sospeso.

Se qualche donna non sposata avesse aperto casa sua al desiderio di tutti e si collocasse in una condotta da meretrice, avesse deciso di utilizzare i banchetti dei mariti altrui, se praticasse ciò in città, nei giardini, in quella famosissima di baia, se infine si mostrasse così non solo in base all'incedere ma a ma all'ornamento e all'affabilità, da sembrare non solo dall'ardore dello sguardo, dalla libertà del parlare, ma anche dall'abbraccio, dal bacio, dalle azioni, dalla navigazione, dai banchetti, una meretrice ma anche una meretrice impudente e procace:

se per caso qualche giovane sia stato con lei, a te, L Erenno, sembri che forse costui, adultero o amatore, abbia voluto espugnare la pudicizia o soddisfare la libidine?

(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone Pro Caelio 48 - 49

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