Cesare al Rubicone

Caius Caesar, cum ex Gallia Transalpina reversus esset et suas copias ad flumen Rubiconem consecutus esset, aliquantum temporis moratus est , ut de sua audacia et de periculis imminentibus meditaretur....

Caio Cesare, essendo ritornato dalla Gallia Transalpina e avendo seguito le proprie milizie fino al fiume Rubicone, si soffermò un po' di tempo per meditare sulla propria audacia e sui rischi imminenti.

Alla fine, rivolgendosi ai suoi disse: "Anche ora possiamo retrocedere; ma se non attraverseremo il fiume, dovremo scontrarci con le armi." Mentre indugiava e parlava così, fu visto un mirabile portento.

Infatti apparve improvvisamente un uomo di eccezionale forma e grandezza, che suonava con il flauto in modo meraviglioso. Moltissimi pastori e molti soldati di Cesare essendo giunti dal vicino accampamento ad ascoltarlo, quello rubò ad uno la tromba e, entrando nel fiume, suonò il segnale di battaglia e iniziò a passare all'altra riva. Allora Cesare disse: "Il dado è tratto.

Seguiamo il destino e dirigiamoci dove siamo invitati dal volere degli dèi".
(By Maria D. )

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