Cesare avanza a marce forzate

Lucterius Cadurcus a Vercingetorige in Rutenos missus eam civitatem Arvernis conciliat, postea in Nitiobriges et Gabalos venit et ab utrisque obsides accipit....

Luterio Cadurco mandato da Vercingetorige presso i ruteni pacificò tale città con gli Arverni, poi giunse presso i Niziobrigi e i Gabali e da entrambi ricevette gli ostaggi.

Luterio con grandi milizie riunite nella provincia desiderò fare un'irruzione a Narbona. dopo che era stato annunciato ciò a Cesare, cesare giunse a Narbona. Quando era giunto a Narbona, Cesare rafforzò quelli che avevano paura, costituì i presidi nel territorio dei ruteni provinciali, dei Volci Arecomici, degli abitanti di Tolosa ed intorno a Narbona; condusse parte delle milizie dalla provincia nei confini degli Elvezi confinanti degli Arverni.

il monte Cevenna, che separa gli arverni dagli Elvezi, nella rigida stagione dell'anno impediva la marcia a causa dell'alta neve, ma Cesare rese accessibili le vie attraverso la neve e con grandissimo sudore dei soldati giunse ai confini degli Arverni.

Cesare oppresse gli arverni che erano impreparati per il fatto che si ritenevano protetti dal Cevenna come da un muro, ed inviò i suoi cavalieri per i campi ad incutere terrore nei nemici.

Versione tratta da Cesare

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