Cesare e il soldato veterano

Causam dicebat apud divum Iulium quidam ex veteranis adversus vicinos suos....

Si difendeva presso il Divo Giulio uno dei veterani contro i suoi vicini. Disse: "Ricordi comandante, che tu in Spagna ti sei slogato la caviglia?". Cesare avendo detto che se lo ricordava:

"ricordi pure, che quando volevi te ne stavi sotto un albero perché il sole era molto caldo e essendo molto aspro il luogo, uno dei tuoi commilitoni stendeva sul suolo il suo mantello?" Cesare avendo detto: "me lo ricordo bene. Ed ero pure, sfinito dalla sete, perché non potevo andare alla fonte più vicina, volevo strisciare con le mani, ma il tale commilitone, un uomo valoroso e forte, mi portò l'acqua nel suo elmo". Disse:

"Puoi dunque comandante, perdonare quell'uomo, che ti ha dato la sua forza quando eri spossato?" Cesare disse che poteva egregiamente perdonare l'uomo e aggiunse: "Tu in ogni caso non sei quello". Il soldato disse: "Giustamente Cesare; non mi perdoni.

Infatti quando è successo ciò, stavo bene. Poi a Munda in campo mi hanno cavato gli occhi e dal viso sono usciti i frammenti (le schegge)". Allora Cesare con animo grato donò al suo soldato i campicelli, che erano stati la causa delle liti e della rissa.
(By Maria D. )

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