Cicerone attacca Antonio in senato

Quonam fato, patres conscripti, nemo his annis viginti rei publicae fuit hostis qui non bellum eodem tempore mihi quoque indixit?... Sed hi cordo, qui multi clarissimis civibus bene gestae rei publicae testimonium dedit.

Per quale mai destino, senatori (padri inscritti), in questi vent'anni non vi fu nessun nemico dello stato che in quello stesso periodo non dichiarò guerra anche a me? in realtà non è necessario che qualcuno sia nominato da me (che io nomini qualcuno);

voi stessi ve lo ricordate insieme con voi. mi meraviglio di te, Antonio, perchè hai imitato le loro imprese, hai calcato il loro percorso, non hai temuto i loro esiti. E di conseguenza (perciò) mi meravigliavo di meno di te nelle altre cose. nessuno fu infatti nemico volontario di costoro; tutti vennero sollecitati da me per lo stato.

Tu sei stato veramente più audace di Catilina, più furioso di Clodio e per di più mi provocasti con ingiurie e reputasti che il tuo distacco da me sarebbe stato per te una raccomandazione verso gli empi cittadini. Perché hai fatto ciò? Forse mi disprezzavi? non puoi notare nulla né nella mia vita né in grazia nè nelle imprese né in questa mia moderazione d'ingegno, Antonio.

O forse sei ritornato in senato perché hai creduto che saresti potuto essere screditato molto facilmente in merito alla mia persona? Ma quest’ordine, come diede credito allo Stato che era stato portato avanti bene da uomini illustrissimi. (by Maria)

Testo latino completo

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