Cornelia e l'educazione dei figli

Versione numero 1

Maxima ornamenta esse matronis liberos apud Pomponium Rufum collectorum libro sic invenimus: Cornelia Gracchorum mater, cum Campana matrona, apud illam hospita, ornamenta sua pulcherrima illius saeculi ostenderet, traxit eam sermone, donec e schola redirent liberi, et: «Haec, inquit, ornamenta sunt mea»

Nel libro di raccolti da Pomponio Rufo troviamo questo, che i figli sono il più grande ornamento per le matrone: Cornelia, la madre dei Gracchi, quando una matrona campana, ospite da lei le mostrava i suoi gioielli, i più belli di quel tempo la intrattenne con un discorso finché dalla scuola tornarono i figli e disse: "Questi sono i miei gioielli."

Altra versione stesso titolo

dal libro MONITOR e dal libro ALIAS (diversa)

Ornamenta sunt matronis liberi. Nam apud Pomponium Rufum, in factorum et dictorum libro, sic invenimus: Campana matrona, in Corneliae, Gracchorum matris ("madre", gen....

Le matrone hanno come gioielli i figli. Infatti in Pomponio Rufo, nell'opera dei fatti e dei detti, così troviamo:

una matrona Campana, ospite in casa di Cornelia, madre dei Gracchi, mostrava i suoi gioielli: pietre preziose, perle e molte catenelle d'oro e d'argento.

I figli tornano da scuola e vanno incontro a Cornelia. Cornelia, felice, esclama con grande gioia: «I miei figli, non le mie collane, sono i miei gioielli».

Qui trovi la versione I gioielli di Cornelia di Valerio Massimo

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