Creso e Solone

Creso e Solone
versione latino traduzione libro Latina Lectio

Solon longe sapientissimus omnium Graecorum, cum olim Sardes pervenisset, in ospito regis Croesi fuit....

Solone, sicuramente (lungamente) il più saggio di tutti i Greci, essendo giunto una volta a Sardi, fu ospite del re Creso.

Nel suo palazzo reale poté vedere quanto fossero grandi le ricchezze, quanto lo splendore, quale la magnificenza di quel re. Dopo che lui aveva visto tutto ciò, Creso gli chiese se avesse mai visto un uomo più felice. Infatti (il re Creso) desiderava sapere che cosa Solone pensasse della sua vita. Allora il filosofo: “Vidi Tello l’ateniese più felice di te”. Il re fu preso da grande meraviglia, ignorando chi fosse quel Tello, del quale il saggio metteva in evidenza una così grande felicità.

“Cosa quindi sono – domandò - codeste cose che tu dici, o ospite? Che cosa mai possiede codesto Tello perché tu lo consideri tanto felice?”. Allora Solone sorrise, avendo sentito tutto ciò, e rispose:

”Non intendevo questa felicità, che tu dici. Tello fu più felice di te, perché lo fu sino alla fine della sua vita. Infatti arrivò alla fine della vita senza gravi sventure”.

Traduzione da altro libro di testo diversa nel finale
Solon, sapientissimus omnium Graecorum, cum Sardes pervenisset ...

Solone, il più saggio di tutti i Greci, essendo pervenuto a Sardi, fu ospite del re Creso.

Nella reggia ebbe la possibilità di constatare quanto fosse immensa la ricchezza di beni materiali, quanto il lusso, quanta la sontuosità. Dopo aver mostrato tutto ciò a Solone, Creso gli chiese se avesse mai visto qualcuno più felice di lui (pensava infatti di essere il più beato tra tutti). Ma il filosofo rispose: " Ho visto più felice di te l'ateniese Tello". Il re indotto da grande stupore domandò chi mai fosse quel famoso Tello che considerava tanto felice.

E a lui Solone: "Per considerare la vita veramente felice, non sono sufficienti le ricchezze, delle quali noto che tu certamente sei ben provvisto. Ritengo che Tello fu più felice di te, dato che fu soddisfatto fino alla fine della sua vita; in effetti, avendo figli prestanti fisicamente e moralmente integri, una moglie avvenente e virtuosa, un patrimonio di modesta entità, ma tale da essere sufficiente al sostentamento, giunse alla fine della sua esistenza senza gravi calamità.

Ma quale sarà la tua vita? Quali eventi saranno a te destinati? Solo quando sarai giunto al termine della tua esistenza, in quel momento sarai in grado di giudicare quale sia stato il tuo grado di felicità".

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