Crudeltà di Cambise

Cambysem, regem Persarum nimis deditum vino, Praexaspes unus....... et iam vinolentus obiurgatoris sui filium rocedere ultra limen iubet, allevataque super caput... spectatorem fuisse.

TESTO LATINO 1
TESTO LATINO 2

Presaspe, uno dei più cari, ammoniva Cambise, re dei Persiani, eccessivamente dedito al vino, a bere più sobriamente, dicendo che era vergognoso l'ubriachezza per un re, che gli occhi e le orecchie di tutti seguivano.

A Ciò quello disse: "affinchè tu capisca, come non perderò mai la padronanza di me stesso, comproverò ora che sia gli occhi che le mani dopo il vino sono efficienti (sono in dovere". ) Poi con le tazze ricolme, già ubriaco, ordinò più cortesemente rispetto alle altre volte al figlio del suo riprensore di procedere oltre la soglia, di stare con la mano sinistra sollevata sul capo.

Allora protese l'arco e colpì lo stesso cuore dell'adolescente "aveva detto infatti che l'avrebbe ottenuto", e squarciato il petto, mostrò la punta che era rimasta attaccata allo stesso cuore; poi osservando il padre chiese se aveva la mano precisa in posizione.

Ma quello disse che Apollo non avrebbe potuto scagliare in modo più sicuro. Gli dèi distruggano disgraziatamente quello, schiavo più per animo che per condizione! Fu elogiatore di tale cosa, di cui era troppo che fosse stato spettatore.
(By Cenerentola70)

Versione tratta da Seneca

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