Davide e Golia - VERSIONE e traduzione di Latino

DAVIDE E GOLIA versione latino traduzione

Cum Hebraei in potestate essent Philistaeorum et ab illis affligerentur, natus est Samson, futurus ultor hostium: intonsam habuit comam, nec vinum nec siceram bibebat....

Sansone colui che sarebbe divenuto il punitore dei nemici nacque quando gli i Ebrei erano sotto l'autorità dei Filistei, e da essi erano vessati: aveva una chioma lunga e non rasata, né era solito bere vino o sicera.

Aveva una forza incredibile: uccise un leone (che gli si era) parato innanzi. Sansone, divenuto adulto, colpì i Filistei con inganni: catturò, ad esempio, trecento volpi, alle cui code legò delle torce accese e (le) introdusse nei campi dei nemici.

In quel tempo, la messe, per caso, era matura: e così, l’incendio divampò facilmente. Si bruciarono tutte le biade, i vigneti e gli oliveti. Né Sansone smise mai di nuocere al nemico con molestie varie. Consegnato ai Filistei, spezzò le catene con cui era stato legato, prese una mascella d’asino e, con quest’arma che il caso gli aveva dato uccise mille nemici.

Un giorno, entrò nella città dei Filistei. Quelli prsero l’occasione e diedero ordine di sprangare le porte, per impedire che qualcuno uscisse. Ma Sansone si destò a mezzanotte e si recò alla porta della città. Trovatola chiusa, la sollevò, con stipiti e catenacci, e la portò in cima al monte più vicino.

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