De Philopoemenis captivitate

Inter Messenios et Achaeos de principatu primo dissensio, mox bellum ortum est. ....... ut omnes contuerentur, quem potuisse capi incredibile singulis videbatur.

Tra Messeni e greci in un primo tempo nacque un disaccordo sul primato, poi la guerra. Nel corso di essa viene fatto prigioniero il nobile duce degli Achei, Filopomene, non perché combattendo si fosse risparmiato la vita, ma per il motivo che, mentre richiamava i suoi alla battaglia, passando una fossa, caduto da cavallo fu sopraffatto dal numero dei nemici.

I Messeni, benché giacesse a terra, non osarono ucciderlo sia per il timore del suo valore sia per rispetto verso la sua dignità. Quindi, come se con lui avessero terminato la guerra, lo condussero prigioniero per l'intera città come si addiceva ad un trionfo, mentre il popolo gli si faceva incontro in massa e come se stesse arrivando il suo comandante, non quello nemico.

Si comandò di condurlo nel teatro, affinché tutti vedessero colui che ai singoli pareva incredibile fosse stato possibile catturare

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