Distruzione di Cartagine

Iamdiu senatus, suadente Catone, statuerat Carthaginem delendam esse. Igitur tertium bellum contra Poenos susceptum est et in Africam Cneus Scipio missus est....

Già da tempo il Senato, esortatandolo Catone, aveva stabilito che Cartagine doveva essere distrutta.

Di conseguenza fu intrapresa la terza guerra contro i Punici e fu inviato in Africa Gneo Scipione. Egli ordinò ai Cartaginesi di uscire dalla città e stabilire la loro sede in altro luogo, se volevano essere salvi. Però quelli pensavano doversi fare una guerra finale piuttosto che lasciare la patria.

Poiché in realtà non avevano né armi né navi, squarciarono i tetti e le case per costruire una nuova flotta; si raccolse oro ed argento per fabbricare armi. Infine Cartagine fu espugnata da Scipione con la forza.

Si racconta che Scipione quando stava per distruggere la città per obbedire agli ordini del Senato, piangesse a lungo, meditando sulla misera sorte di una città tanto illustre.

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