Divini presagi allarmano il console C. Mancino
Gaio Hostilio Mancino consuli, qui exercitum in hispaniam ducturus erat, dei futura calamitate nuntiaturi tria funesta prodigia miserunt....cum eserciti in Hispaniam contendit. Ibi ei tres calamitates obtigerunt: infelix pugna, turpe fuedus, deditio funesta.
Al console Gaio Ostilio Mancino, che stava per condurre l'esercito in Spagna, gli dèi inviarono tre funesti prodigi per annunciare le future calamità.
Mancino, lasciata Roma, pervenne a Lavinia e qui volle offrire un sacrificio alle divinità ma i polli sacri, cosa che il sacerdote stava per sacrificare, scapparono dall'altare e si rifugiarono in un bosco vicino; anche se furono ricercati con molta cura, non furono mai ritrovati.
Quando stava per salire sulla nave nel porto di Ercole, dove c'era la guerra navale dei Romani, una voce ignota giunse alle sue orecchie dicendo: "Mancino, rimani!" Il console atterrito non si unì alla navigazione ma, cambiato il percorso, si diresse a Genova e qui improvvisamente gli apparve mentre stava per entrare in città un serpente di straordinaria grandezza e subito sparì dalla vista.
mancino anche se impaurito dai nefasti prodigi, obbedendo agli ordini del senato si diresse con gli eserciti in Spagna. Qui gli capitarono tre calamità: la sfortunata battaglia, la turpe alleanza, la resa funesta. (by Maria D.)
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