Due animali deboli, ma furbi
Fabula docet: in blandis malorum verbis insidiae semper sunt sed magna cum prudentia improborum dolum vitare possumus In alto saxo agnus errabat et herbam quaerebat. Lupus famelicus eum videt et falsis verbis sic bestiolam invitat: De saxo descende, care agne!...sed ferorum luporum animum cognosco et dolum timeo."
Come insegna la favola nelle parole invitanti dei malvagi ci sono sempre delle insidie ma possiamo evitare con grande prudenza dei furfanti.
Su un'alta rupe vagava un agnello e cercava dell'erba. Un lupo affamato lo vede e con false parole invita così la bestiola: "Scendi dalla rupe, caro agnello! In questo luogo (hic) l'erba e buona". Allora l'agnello: "Mi inviti invano furfante, sono piccolo, ma non sono sciocco.
Qui sull'alta rupe l'erba non è buona né abbondante ma io sono tutto intero!" Un asino era malato il male era violento ed il poverino giaceva nella stalla. Arriva il lupo batte (al)la porta e dice così al figlio dell'asino: "apri caro asinello, ho delle medicine adatte alla malattia di tuo padre". Ma l'asinello non apre la porta e risponde al lupo: "Ascolto le parole di un amico, ma vedo un lupo. "Preferiso credere ai miei occhi piuttosto che alle tue parole.
Se sei un vero amico, lascia le medicine ed allontanati, infatti accetto con animo grato l'aiuto di un amico, ma conosco l'animo di un feroce lupo e temo l'inganno."
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