E' il momento di combattere

Hostium copiae ex Arvernis equitesque conveniunt. Postquam magnus horum numerus coactus est, dum Caesar in Sequanos per extremos Lingonum...

Le milizie dei nemici ed i cavalieri si riunirono dagli Arverni. dopo che un gran numero di questi si fu riunito, mentre Cesare intraprendeva il percorso verso i Sequani per gli estremi confini dei Lingoni, perché desiderava poter offrire aiuto alla provincia, Vercingetorige pose l'accampamento all'incirca a dieci miglia dall'accampamento romano e convocati i prefetti dei cavalieri all'assemblea dimostrò fece presente che era giunto il momento per la vittoria ed aggiunse che i romani fuggivano nella provincia e si erano allontanati dalla Gallia.

Vercingetorige disse che ciò era sufficiente per lui per la presente libertà ma che il po' di tempo che rimaneva sarebbe stato utile per la pace e il riposo, che infatti sarebbero state riunite altre milizie dai Romani e che gli stessi romani sarebbero ritornati e che non avrebbero attuato la fine della guerra. Vercingetorige disse che ora occorreva che questi attaccassero contro i romani impacciati con l'esercito in marcia.

I cavalieri gridarono giurando il sacro diritto che era necessario rassicurarsi: e così giurarono che colui che non avesse combattuto strenuamente contro i Romani non sarebbe stato accolto sotto il tetto né sarebbe stato considerato un avvicinamento ai figli, ai genitori, alla moglie.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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