Empietà di Dionisio

Dionysius, postquam Proserpinae fanum Locris expoliaverat, navigabat Syracusas; is quia valde secundo vento cursum tenebat, ridebat et suis...

Dionisio (o Dionigi), dopo che aveva saccheggiato il tempio di Proserpina a Locri, faceva vela alla volta di Siracusa; egli, poiché manteneva la rotta con un vento fortemente favorevole, rideva e diceva ai suoi: "Amici, dagli dei vengono offerti beni agli empi!". Commetteva un sacrilegio anche in un tempio di Epidauro.

Infatti quando vedeva Esculapio, dio della medicina, con la barba, esclamava: "Esculapio non ha la barba (dativo di possesso) perché nei templi suo padre non ha la barba!". E così i servi per i suoi (= di Dionisio) ordini (iussum, i è plurale) radevano la barba d'oro di Esculapio.

Era malvagio non solo nei confronti degli dei, ma anche nei confronti degli uomini.

Infatti vendeva nel foro i doni degli dei portati via nei templi ma, dopo che aveva riscosso il denaro, costringeva gli acquirenti a restituire ai templi i doni comprati e diceva: "Non sono vostri, ma degli dei. Dunque restituiteli agli dei!".

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:26:02 - flow version _RPTC_G1.3