Enea nel Lazio - VERSIONE e traduzione latino-lingua latina

Enea nel Lazio
Autore: sconosciuto lingua latina

Titolo: Enea nel Lazio
Libro: Lingua Latina Esercizi/2
Pagina: 218
Numero: 1
Primo rigo: Narrant Latinum Aboriginum regem, cum ei nuntiatum esset multitudinem advenarum classe advectam...
Ultimo rigo: quem Aeneas ex nomine uxoris suae, Latini regis filiae, Lavinium cognominavit.


Raccontano che Latino, re degli Aborigeni, dopo che gli era stato annunciato che una moltitudine di stranieri, trasportata da una flotta, aveva occupato il territorio di Laurento, portò senza (alcuna9 esitazione le sue truppe contro gli improvvisi e inattesi nemici e prima di dare il segnale del combattimento, si accorse che i Troiani erano schierati in modo militare, mentre i suoi, armati di pietre e bastoni, e inoltre erano avanzati con le mani sinistre rese ferme dalla veste e dalle pelli, che avevano come riparo. Quindi, sospesa la battaglia per un colloquio inteso a sapere chi fossero e cosa cercassero e dopo che vennero a sapere che Enea e Anchise, mandati via dalla patria a causa della guerra, cercavano una sede, vagando con le statue degli dei, dopo aver dato reciproco giuramento, iniziarono l’amicizia con il patto di avere in comune sia gli amici che i nemici.

Si cominciò quindi, da parte dei Troiani, a fortificare il luogo, che Enea chiamò Lavinio, dal nome di sua moglie, figlia del re Latino.

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