esemplare fedeltà degli schiavi di Plauzio planco - VERSIONE di latino e traduzione

dal libro maiorum lingua

Romani saepe maximam suorum servorum fidem laudabant. inter cetere exempla servorum fidei hoc narratur.

Plautius Plancus, homo nobilis sed improbus, cum a suis civibus fenerationis accusatus esset atque damnatus esset, in longiquum italiae oppidum in exsilium abiit, ne ab iratis adversariis caperetur. tum romanus iudex milites peer totam italiam misit ut eum investigarent. domus Plautii denique inventa est, sed non dominus. milites servos eius interrogaverunt sed servi responderunt se dominum non vidisse. servi iterum moniti sunt ut verum dicerent atque, etiamsi ictibus baculorum lacerati, se dominum vidisse rursus negaverunt neu domini refugium patefecerunt. immo omnes in fide manebant et militibus interrogabantibus dicebant: "verberate, necate nos! Dominum nostrum nos numquam prodemus!" Plautius tum, cum haec verba audivisset, tanta fide commotus, ex suo refugio processit et a militibus statim captus est.
I romani spesso lodavano la grande fede dei loro schiavi.

Tra gli altri esempi della fede dei servi si narra questo. Plauto Planco, uomo nobile ma furfante, essendo stato accusato dai suoi concittadini di usura e essendo poi stato condannato, ando in esilio nella città più lontana dell'italia, affinché non fosse colpito dall'ira dei suoi avversari. Allora il giudice romano inviò per tutta l'Italia soldati per trovarlo.
Venne quindi trovata la casa di Plauto, ma non il proprietario.
I soldati interrogarono i suoi servi ma i servi risposero di non aver visto il padrone.

I servi allora vennero esortati a dire il vero e vennero colpiti con percosse di bastoni, negarono ancora di aver visto il padrone e non svelarono il rifugio del padrone. tutti rimanevano nella fede e dicevano ai soldati che li interrogavano: Uccideteci! Non tradiremo mai il nostro padrone!. Plautio allora, avendo ascoltato queste parole, commosso da così tanta fede, uscì dal suo nascondiglio subito venne catturato dai soldati