Esequie di M. Licinio Crasso - versione latino e traduzione

Esequie di M. Licinio Crasso
Versione di latino e traduzione

M. Licinius Crassus, cum per multos menses aegrotavisset, decessit. Tota familia lacrimavit et omnes ancillae in mortui cubicu_lo magnis clamoribus ploraverunt.

Servi, cum atrium paravissent, mortuum in lecto funebri posuerunt. Post paucos dies propinqui et amici magna pompa funus celebraverunt. Servi maiorum imagines portabant; post servos praeficae et tibicines erant. Cum pompa in foro constitisset, vir egresius Crassi laudationem funebrem egit. Postea pompa processit extra muros ut cadaverem in rogum imponeret. Servi ante propinquorum amicorumque ocu_los mortuum cum lecto nocte cremaverunt.

Deinde cineres in urna et urnam in sepulcro posuerunt


M. Licinio Crasso, essendo stato ammalato per molti mesi, morì. Pianse tutta la famiglia e tutte le ancelle nella stanza da letto compiansero il morto con grande clamore. I servi, avendo allestito l'atrio, posero il defunto nel letto funebre. Dopo pochi giorni parenti e amici celebrarono il funerale con una grande processione. I servi portavano vecchi ritratti; dietro le serve c'erano le prefiche e i flautisti.

Essendosi la processione fermata in piazza, un uomo egegio fece un orazione funebre a Crasso. Poi la processione avnzò oltre le mura per porre il cadavere sul rogo funebre. Nella notte i servi davanti agli occhi dei parenti e degli amici bruciarono il morto con il letto funebre. In seguito posero le ceneri nell'urna e l'urna nel sepolcro.

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