Fedeltà al ricordo di un amico

Interfecto Tib.Graccho, senatus consulibus mandavit ut more maiorum animadverterent in eos, qui cum illo tribuno consenserant....

Ucciso Tib.Gracco, il senato incaricò i consoli di osservare secondo il costume degli antenati tra di loro, coloro che erano stati d'accordo con quel tribuno.

Un certo Blosio, amico di Tiberio, giunse dai consoli per ottenere il perdono ed usò la scusa della familiarità. Allora il console disse: "Se Gracco ti avesse ordinato di sottrarre le fiaccole dal tempio di Giove Massimo, avresti obbedito al volere di costui per questa familiarità o no?" Blosio rispose:

"Se Gracco fosse vivo, in verità non mi avrebbe assolutamente comandato questo". Messo alle strette in verità dalla perseverante interrogazione rispose:

"Se Gracco l'avesse comandato, avrei fatto anche questo." Così Blosio né con il silenzio, né con un prudente discorso tutelò la propria salvezza, per rimanere fedele alla memoria dello sfortunato amico.
(by Maria D.)

Versione tratta da Valerio Massimo

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