Filippo deve ritornare in patria

Tempore aestivo Marcus in villam apud Formiam cum parentibus fratribusque ire solet, ... Dei secundam navigationem et securum reditum domum tibi concedant! Vale, amice, et cito redi".

In estate Marco è solito andare con i genitori e i fratelli in una casa presso Formia, e così invita liberamente Filippo a Formia, ma l'amico greco deve rifiutare: "Vorrei venire con te a casa - dice - ma è già tempo che ritorni ad Atene.

Se dovessi avere una proroga, senza indugio farò il viaggio e verrò a casa tua, dove felici tra il riposo e gli svaghi consumeremo tutto il giorno con piacere; tu mi narrerai le storie degli antichi Romani, io a te e ai tuoi fratelli riporterò le mirabili imprese di Achille e Ulisse.

Ora devo recarmi a Ostia: la nave sta già per partire dal porto. Porterò sempre con me il piacevole ricordo di te e di Roma". Marco, molto commosso, saluta l'amico con molte lacrime: "O amico, voglia il cielo che tu rimanga con me per sempre!

Ma l'amore per la Grecia ti richiama in patria. Gli dei ti concedano un buon viaggio e un sicuro ritorno a casa. Addio amico e torna presto".

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