Fine di Induziomaro
Ex consuetudine cotidiana Indutiomarus, Treverorum rex, qui tunc equitatui praeerat, ad castra nostra accedit; eius equites tela coniciunt et magna cum contumelia verborum nostros ad pugna evocant....
Per consuetudine quotidiana Induziomaro, re dei Treviri, che a quel tempo era a capo della cavalleria, si avvicinò al nostro accampamento; i suoi cavalieri lanciavano dardi e e stimolavano i nostri a combattere con una notevole provocazione di parole.
Visto che dai nostri non veniva data alcuna risposta, verso sera i nemici si separarono dispersi e disordinati Allora Labieno, luogotenente di Cesare, lanciò dalle due porte dell'accampamento tutta la nostra cavalleria;
avvertì ed ordinò a tutti di sconvolgere solo Induziomaro e di ucciderlo e, per il fatto che non voleva che questi avesse scampo, promise che avrebbe dato grandi premi a coloro che lo avessero ucciso; inviò la coorte in aiuto ai cavalieri la fortuna favoriva la strategia di Labieno infatti nel guado del fiume fu catturato Induziomaro, venne ucciso, e venne riportata la sua testa nell'accampamento Romano; i nostri cavalieri, mentre facevano ritorno, uccisero i nemici, che potevano.
Quando la notizia della morte di Induziomaro fu diffusa tra il popolo, tutte le milizie degli Eburoni e dei Nervi, che erano giunte in aiuto dei Treviri, si allontanarono e poco dopo tale avvenimento Cesare si ritrovò una Gallia più tranquilla.
(By Maria D. )
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