Fondamenti dell'etica medica

Idcirco ne hostibus quidem malum medicamentum dabit, qui sacramento medicinae legitime est obligatus, quia medicina non fortuna neque...

Perciò, colui che è legato legalmente al giuramento della medicina, non darà un cattivo medicamento neppure ai nemici, perché la medicina non valuta gli uomini in base alla fortuna e né a seconda delle persone (carattere personale), ma garantisce ugualmente agli uomini che implorano i suoi aiuti che verrà in aiuto e dichiara che non danneggerà mai ad alcuno. Ippocrate, il fondatore della nostra professione, risalì gli inizi della disciplina dal giuramento, in cui è sacro, che neppure a una persona incinta il medicamento, mediante cui si abortisce (si porta via il feto), o o sarà dato o sia indicato da qualche medico, predisponendo di gran lunga gli animi dei discenti all'umanità.

Coloro infatti i quali abbiano ritenuto empio ledere la speranza incerta dell'uomo, quanto più scelleratamente giudicheranno nuocere a quel che si è ormai compiuto?

(che è stato portato a termine)? Dunque Stimò molto il preservare il nome e il decoro della medicina con un animo pio e santo: la medicina è infatti la scienza del guarire, non del nuocere.
(By Maria D. )

Versione tratta da Scribonio Largo - Compositiones

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