Fondazione di una colonia

Cum Athenienses in Chersonesum colonos vellent mittere et eius demigrationis permulti peterent imperium, ... Nam, cum copias hostium devicisset, summa aequitate omnes res constituit.

Gli Ateniesi volevano inviare dei coloni nel Chersoneso e moltissimi reclamavano di essere a capo di quella migrazione.

Allora furono inviati a Delfi dei messi con l’incarico di chiedere all’oracolo di Apollo a chi dovessero ricorrere di preferenza come guida. In quel tempo viveva ad Atene Milziade, figlio di Cimone, di gran lunga il più nobile nella città per antichità di stirpe e gloria degli antenati, che spiccava fra i quelli della sua età per saggezza ed eloquenza.

Dopo che l’oracolo ebbe ordinato di prendere Milziade come condottiero, costui, scelti i concittadini più animosi e valorosi, si affrettò verso il Chersoneso quanto più rapidamente (possibile) poteva. Qui, in un tempo più breve di quello sperato, mise il fuga le armate barbare, fortificò le posizioni più idonee ad accogliere castelli, assegnò terreni alla folla di coloni e l’arricchì con il frutto di frequenti scorrerie.

In tale impresa fu aiutato in egual misura sia dalla saggezza sia dalla favorevole sorte. Infatti, sbaragliate le forze nemiche, dispose ogni cosa con la maggiore equità possibile

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