Giasone e Ipsìpile

In insula Lemno mulieres Veneri sacra multos annos neglexerunt. Deae ira viri Lemniades reliquerunt et Thraces uxores duxerunt....

Nell'isola di Lemno le donne per molti anni trascurarono le cerimonie sacre a Venere. Per l'ira della dea rimasero gli uomini di Lemno e sposarono le donne della Tracia.

Ma gli abitanti di Lemno, eccetto Ipsipile, la regina dell'isola, per ordine di Venere uccisero tutta quanta la stirpe degli uomini: ma Ipsipile fece salire di nascosto sulla nave suo padre Toante e lo salvò.

Frattanto gli Argonauti si avvicinarono a Lemno: Ipsipile, appena che vide Giasone, condottiero degli Argonauti, se ne innamorò e si unì con l'uomo in ospitalità. Ipsipile da Giasone procreò i figli Euneo e Deipilo. Gli Argonauti si fermarono a lungo nell'isola, ma dato che furono rimproverati da Ercole, si allontanarono.

Ma gli abitanti di Lemno desideravano uccidere Psipile: in verità la donna si affidò alla fuga, ma i predoni la catturarono, la trasportarono a Tebe e la vendettero in schiavitù al Re Lico.
(By Maria D. )

Versione tratta da Igino

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