Giove e Alcmena

Alcmena uxor Amphitryonis, Thebarum regis, est. Iuppiter, cum eam vidit, statim amore capitur....

Alcmena è la moglie di Anfitrione, re di Tebe (o dei Tebani). Giove, quando la vede, viene subito preso/rapito dall'amore.

Ma poiché la regina ama suo marito ed è leale, Giove stabilisce di tendere un tranello ad Alcmena. Quindi mentre Anfitrione conduce una guerra con i Teleboi lontano dalla patria, il re degli dei e padre degli uomini assume l'aspetto de re e simile al re va alla reggia di Tebe. Alcmena, suo marito, - così pensa - riceve lieta.

In seguito dall'ingannevole unione nasce Ercole, che aveva una natura divina perché è figlio di Giove, e (natura) umana, perché la madre non era una dea ma una donna (comune). Ercole sarà sempre in odio a Giunone, poiché quella non è capace di sopportare l'adulterio di Giove:

infatti manderà contro Ercole appena nato due serpenti ma il bambino stritolerà i serpenti, quando diventerà un giovane dovrà sostenere molte fatiche.

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