Giuliano devasta le terre degli Alamanni

Cum Alamanni sibi socios conciliarent ut novum bellum pararent, Iulianus prima noctis quiete navigiis modicis et velocibus octingentos...

Quando gli Alamanni conciliarono a sé gli alleati per preparare una nuova guerra, Giuliano nella prima quiete della notte, collocò ottocento soldati su imbarcazioni di grandezza modesta e veloci, ed ordinò loro di devastare a ferro e fuoco tutto quello che trovavano [trovassero].

Date queste disposizioni, al primo sorgere del sole, avvistati i barbari sulle cime dei monti, i soldati che erano rimasti con Giuliano.

arrivarono nei punti più in alto e non incontrarono alcun nemico poiché senza indugio erano tutti scesi a valle. Si vedevano immense volute di fumo che indicavano che i nostri erano occupati a devastare le terre dei barbari. Spaventati da queste cose i Germani abbandonate le imboscate che erano state preparate in luoghi angusti e oscuri per attaccare i nostri, andarono in fretta al di la del Fiume Meno per salvarsi.

Intanto i nostri soldati distruggevano poderi ricchi di bestiame e di frutta senza risparmiare nessuno.
(by Vogue)

Versione tratta da Ammiano Marcellino

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