Giunge sempre prematura la morte per coloro che si dedicano a grandi cose (II)

Caius quidem Fannius, quod accidit, multo ante praesensit. Visus est sibi per nocturnam quietem iacere in lectulo suo compositus in habitum...

In effetti Caio Fannio, presagì molto prima, ciò che avvenne. Sognò (gli sembrò durante la quiete notturna)

di giacere sul suo letto composto in abito di studente, di avere dinanzi a sé uno scrigno così era abituato; poi si immaginò che giungesse Nerone, che era seduto sul materasso, che prendesse il primo libro che aveva pubblicato in merito alle scelleratezze di costui, e lo rigirò fino alla fine; fece lo stesso con il secondo ed il terzo libro, allora andò via. Indietreggiò spaventato e interpretò così, come se a lui stesso fosse stata destinata la fine di scrivere la medesima (fine), che fu per lui quella di leggere:

e fu lo stesso (avvenne così). La compassione invase me ricordando le veglie e gli impegni superflui di costui. La mia mortalità, i miei scritti si presentarono nell'animo.

Non dubito che anche tu saresti stato spaventato da questo stesso pensiero, dinanzi a tali cose che avresti avuto tra le mani. Quindi, mentre scorreva la vita, mi sforzo affinché la morte giunga per quanto questa possa abolire pochissime cose. Stammi bene.
(By Maria D. )

Versione da Plinio il Giovane

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