Gli dei assistono i Romani - VERSIONE latino e traduzione
Gli dei assistono i Romani
versione latino e traduzione cotidie legere
Antiquis temporibus di credebantur saepe praesentes vim suam declarare; puto equidem non omnia portenta quae tradita sunt credenda esse, at in factis quibusdam aliquid divinum videtur fuisse....
In tempi antichi (nell'antichità), si credeva che gli dèi spesso manifestassero la propria potenza (vim, roboris è una eccezione)
presentandosi (agli uomini); per quanto mi riguarda [equidem], io ritengo che non tutti i prodigi che sono riferiti dalla tradizione siano meritevoli di credito, per quanto in alcuni avvenimenti sembra esserci stato un qualcosa di divino. Nei primi tempi della Repubblica, mentre si combatteva contro i Latini, nei pressi del lago Regillo, si tramanda che Castore e Polluce abbiano combattuto a cavallo nella schiera romana;
inoltre, si tramanda che essi, giunti a Roma appena dopo la favorevole riuscita dello scontro, abbiano annunziato di persona la vittoria nel foro. In tempi più recenti, nello stesso giorno in cui s'era combattuto a Pidna, a Roma venne annunciato che Perseo era stato sconfitto, infatti, P. Vatinio come lui stesso raccontò in senato, aveva visto in sogno due giovani, dai quali era stato incaricato (ordinato) di riferire la notizia della vittoria ai Romani.
Al momento venne proibito diffondere pubblicamente il fatto (la cosa =rem), ma dopo alcuni giorni, giunta conferma ufficiale della vittoria, ci si convinse che Castore e Polluce, per una seconda volta, avevano aiutato (fere operam) i Romani.
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