Gli esordi della guerra contro Veio
Belli Fidenatis contagio inritaverat Veientium animos et ob societatem - nam Fidenates socii Veientium erant - et quod propinquitas Romanorum stimulabat....
Il contatto della guerra di Fidene aveva irritato gli animi dei Veienti e per l'alleanza - infatti i Fidenati erano alleati dei Veienti - e per il fatto che la vicinanza dei Romani li stimolava.
Si lanciarono nei confini Romani per il bottino e non combatterono secondo il costume di una guerra giusta. Infatti né avevano posto l'accampamento né avevano atteso le milizie dei nemici: ritornarono a Veio portando soltanto il bottino dai campi.
L'esercito romano invece dopo che non trovò il nemico nei campi, pronto allo scontro, pose l'accampamento al di là del Tevere. Non appena i Veienti se ne accorsero, procedettero dalla città incontro al nemico. Lì tramite i veterani il re romano vinse, e tornando devastò i campi per vendetta, non come l'esercito cartaginese per il bottino.
Poi i Veienti chiesero la pace tramite gli oratori. Dopo che concessero una parte del campo, ottennero una tregua di cento anni.
(By Maria D.)
Versione tratta da Livio
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