Gli inizi della guerra mitridatica

Mithridates, qui Ponti rex erat atque Armeniam minorem et totum Ponticum mare tenebat, primum Nicomedem, regem et amicum populi Romani, Bithynia expulit; deinde Cappadociam et Paphlagoniam occupavit....

Mitridate, che era il re del Ponto e occupava l'Armenia Minore e tutto il Mar Pontico, prima di tutto respinse dalla Bitinia Nicomede, re e amico del popolo romano; poi occupò la Cappadocia e la Paflagonia.

Da lì si diresse ad Efeso e inviò lettere per l'intera Asia, dovunque si fossero trovati i cittadini romani, affinché fossero uccisi in un giorno. Frattanto anche Atene fu consegnata dagli Ateniesi a Mitridate.

Mitridate aveva infatti inviato in Grecia Archelao, suo condottiero, tramite il quale fu occupata l'intera Grecia. Il senato romano inviò contro di lui Lucio Cornelio Silla con un ingente esercito. Quello bloccò Archelao presso il Pireo, non lontano da Atene e conquistò la stessa Atene. Mitridate inviò ad Archelao un nuovo esercito dall'Asia, contro cui Silla compì di nuovo una battaglia: tutte le milizie di Mitridate furono distrutte e lo stesso Archelao si nascose per tre giorni sguarnito nelle paludi.

Dopo che udì ciò, Mitridate ordinò che si trattasse con Silla in merito alla pace.
(By Maria D. )

Versione tratta da Eutropio

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