Gli officia del proprietario terriero e del vilicus
Pater familias, ubi ad villam venit, ubi larem familiarem salutavit, fundum eodem die, si potest circumeat; si non eodem die, at postridie; vilicum vocet, inspiciet, roget de operibus, servis, campis....
Il padre di famiglia, non appena giunge presso la villa, dopo che ha salutato il lare di famiglia, nello stesso giorno, se è possibile, ispeziona il podere;
se non è possibile in quello stesso giorno, ebbene lo ispeziona il giorno successivo; chiamerà il fattore, osserverà bene, s'informerà in merito ai lavori, in merito ai servi, ai campi. Non appena ha saputo tali cose, occorre fare i conti delle opere e dei giorni.
Considererà il bestiame: venderebbe l'olio, se abbia valore; venderebbe il vino, il frumento, i buoi vecchi, gli armenti difettosi, gli ovini vecchi, la lana, le pelli, il vecchio carro, i ferramenti vecchi, il servo vecchio, il servo ammalato. Occorre essere un padre di famiglia smanioso di vendere, non smanioso di comprare. Invece questi saranno i doveri del fattore:
dovrebbe usare una buona disciplina; dovrebbe considerare gli amici del padrone come amici suoi; non rubare, tutelare diligentemente le proprie cose. Soprassedere sui litigi in famiglia; se qualcuno avrà mancato in qualche cosa, vendicherà in cambio del danno al meno il bene.
(By Maria D. )
Versione tratta da Catone
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