Gorgia Leontino (Gorgia da Lentini) - VERSIONE latino e traduzione

Gorgia Leontino (Gorgia da Lentini)
Autore: sconosciuto

Gorgia Leontinus, magni ingentii vir, studiis litterarum cunctos aetatis suae longe praestitit.

Cum Athenas legatus venisset, subito magister eloquentiae omnibus iuvenibus factus est. Tanta autem ei orationis peritia vel calliditas inerat, ut primus in conventu poscere ausus sit qua de re quisque audire vellet. Docere se proprofitebatur, adrogantibus sane verbis, quemadmodum causa inferior posset eloquentiae artificiis superior fieri, summamque famae celebritatem sibi peperit: nam universa Graecia in templo Delphici Apollinis statuamsolido ex auro ei posuit. Beatissime vero et diutissime vixit.

Cum centesimum et septimum ageret annum, quidam rogavit: ; tum Gorgias: .
Gorgia Leontino, uomo di enorme ingegno, dedicò gran parte della sua vita agli studi delle lettere (letterali). Quando giunse come legato ad Atene, divenne subito maestro di eloquenza per tutti i giovani. Quello aveva (dat di possesso) tanta esperienza di orazione e furbizia, che per primo osò chiedere in pubblico ciò che sulla cosa qualcuno volesse sentire. Si dichiarò disponibile a insegnare, a chi domandava con parole giuste, perché qualcuno potesse diventare da più debole a più forte con l'aiuto dell'eloquenza, si guadagnò la somma celebrità della fama: infatti tutta la grecia gli mise una statua nel tempo di Apollo delfico d'oro massiccio.

In vero visse beatamente e a lungo. Arrivano al centosettesimo anno di età, uno gli chiese: "Perchè rimani in vita così tanto?"; (e) allora Gorgia (rispose): " Poichè non ho nulla di cui accurare la mia vecchiaia".