Guai ad oltraggiare gli dei!

Creditum est Varronem consulem apud Cannas cum Carthaginiensibus tam infeliciter dimicavisse ...

Si credette che il console Varrone presso Canne avesse combattuto tanto infelicemente con i Cartaginesi per l'ira di Giunone, per il fatto che da edile facendo i giochi circensi, aveva posto sul carro di Giove Ottimo Massimo un fanciullo danzatore a tenere le spoglie divine.

Questo fatto, dopo alcuni anni riportato alla memoria, venne espiato con i sacrifici. Anche Ercole, per il fatto che era stato violato il suo culto, si narra che richiese una pesante ed evidente pena: infatti gli abitanti di Potizio, che compivano sacrifici alla divinità, avendo affidato il servizio agli umili servi, con il sostegno di Appio Censore, tutti gli adolescenti di Potizio furono estinti entro l'anno ed Appio divenne cieco.

Si dice che anche Apollo fu aspro vendicatore della propria autorità; Cartagine oppressa dai Romani, privato della veste d'oro, fece in modo che le mani sacrileghe fossero trovate scisse.

é stato anche tramandato che Esculapio figlio di Apollo non fu un vendicatore meno efficace dell'offesa. La divinità, poiché Turullio in qualità di prefetto per costruire le navi abbattè il bosco consacrato, lo trascinò nel bosco che aveva violato e fece in modo che qui venisse ucciso dai nemici.
(By Maria D. )

Versione tratta da Valerio Massimo

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