I Galli boi tentano l'irruzione nell'accampamento romano
Ti. Sempronius consul in Boiorum agrum legiones duxit.
Il console Tito Sempronio guidò le legioni nel territorio dei Boi. In quel momento Boiorice, un loro piccolo capo, incitata l'intero popolo alla ribellione, stabilì l'accampamento in luoghi accessibili, adatti alle battaglie.
Sempronio, appena che si rese conto quante truppe avesse il nemico, invia un messaggio al collega che giungesse subito perché egli stesso reputava che il luogo e i nemici fossero pericolosissimi per i Romani (dat di svantaggio). Per due giorni tuttavia non fecero nient'altro se non resistere preparati a combattere; il terzo giorno attaccarono insieme da ogni parte.
Il console ordinò ai soldati di prendere immediatamente le armi di conseguenza mantenne gli uomini armati per breve tempo, sia per aumentare una fiducia vana nel nemico sia per disporre le truppe presso le porte. Si combatté a lungo nella strettoia; combattevano facendo forza sugli scudi e sui loro stessi corpi, i romani per portare fuori le insegne, i Galli o per penetrare loro stessi nell'accampamento o per proibire ai Romani di uscire.
Poi i Galli avevano fatto irruzione sulla porta questoria e resistendo più ostinatamente avevano ucciso il questore L. Postumio e i prefetti M. Atinio e P. Sempronio, e quasi duecento soldati.
(By Maria D.)
Versione tratta da Livio
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