I Galli entrano a Roma

Ii ornati honorum insignibus in vestibulis aedium eburneis sellis insedere voluerunt qui inter eos curules magistratus gesserant ut in sua dignitate morerentur si veniret hostis....

Coloro che avevano esercitato tra questi magistrati curuli, ornati d'insegne d'onori vollero sedersi sui sedili di bronzo nei vestiboli delle dimore affinchè, se fosse giunto il nemico, sarebbero morti nella loro dignità.

I galli vincitori poco prima del tramontar del sole essendo in procinto di giungere nella città di Roma, un araldo gridò alla gioventù romana: "i nemici stanno per entrare in città: se volete essere salvi, voi dovete salire sulla rocca con il condottiero Manlio." I più anziani in verità entrando in casa preferivano attendere l'arrivo dei galli con l'animo ostinato alla morte.

coloro che avevano esercitato tra quei magistrati curuli, ornati con le insegne degli onori vollero sedersi sui sedili di bronzo nei vestiboli delle dimore affinchè, se fosse giunto il nemico, sarebbero morti nella loro dignità. Frattanto i Galli entrando nelle case spalancate videro gli uomini con l'ornamento e la maestà del volto molto simili alle divinità: i Galli stando rivolti verso di loro come verso i simulacri, uno di questi anziani picchiò sul capo ad un gallo che si accarezzava la barba il bastone di bronzo.

Il Gallo si adirò fino al punto che lo uccise: da ciò sorse l'inizio della strage. Poi tutti gli altri furono trucidati sui loro sedili.
(By Maria D. )

Versione tratta da Lhomond

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