I sani costumi del passato

Talibus viris non labor insolitus erat, non locus ullus asper aut arduus erat, non armatus hostis formidulosus: virtus omnia domuerant....

Per tali uomini il lavoro non era insolito, non esisteva alcun luogo aspro o arduo, non esisteva un nemico armato timoroso:

il valore dominava ogni cosa. Ognuno molto prudente era massimamente attivo, nessuno esercitava soltanto l'ingegno, ma anche il fisico, ciascun ottimo preferiva agire che parlare, e desiderava che gli altri cittadini elogiassero bene le sue gesta.

Dunque i Romani sia in patria che in guerra coltivavano i buoni costumi: c'era la massima concordia, la minima avarizia; il diritto ed il bene presso questi valevano per le leggi non più per la natura. Praticavano i litigi, le discordie, le contese con i nemici, i cittadini con i cittadini gareggiavano in merito alla virtù.

Erano magnifici nelle supplicazioni degli dèi, parchi in casa, fedeli verso gli amici. Con queste due arti, l'audacia in guerra, la serenità in pace, curavano se stessi e lo stato.
(By Maria D. )

Versione tratta da Sallustio

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