Ifigenia - Versione latino
Postquam Paris Helenam, Menelai uxorem, rapuerat, Agamennon cum Menelao fratre statuit ad Troiam urbem navigare eam reperiturus ... Iphigenia per nubes in terram Tauricam rapta est ibique Dianae sacerdos facta est
Dopo che Paride, aveva rapito Elena, moglie di Menalao, Agamennone con il fratello Menelao decide di navigare alla volta della città di Troia, per riprenderla.
Agamennone però, mentre tiene l'esercito dei greci in Aulide, sul punto di imbarcarsi, in una battuta di caccia uccise per caso una cerva sacra a Diana: perciò la dea, spinta dall'ira, suscitò una violenta tempesta. Così la tempesta tratteneva in Aulide la flotta greca. Agamennone mandò subito a chiamare gli indovini e il profeta Calcante, interrogato, gli rispose: "Placherai l'ira di Diana e la flotta avrà un corso prospero e fausto se avrai immolato Ifigenia, tua figlia, alla dea.
Agamennone inizialmente rifiutò il turpe consiglio, infine, per suggerimento di Ulisse, approvò questa cosa. Lo stesso Ulisse fu inviato dalla giovane Ifigenia, bella figlia di Agamennone, e la condusse davanti all'altare, come se fosse data in sposa ad Ulisse. Ma la fanciulla, quando vide davanti all'altare il padre mesto, e i sacerdoti che nascondevano la spada e tutti i cittadini che piangevano, presa da grande paura e si gettò a terra in ginocchio.
Già i sacerdoti, per ordine di Agamennone, stavano per sacrificarla, quando Diana ebbe compassione della fanciulla: fece scendere su tutti una fitta nebbia e sostituì una cerca alsuo posto. Ifigenia attraverso le nubi fu trasportata nella regione della Tauride e qui diventò una sacerdotessa di Diana.
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