Il carcere Tulliano

Postquam senatus in Catonis sententiam discessit, consul optimum factu putans antecapère noctem, quae instabat, tresviros, quae ad supplicium postulabat, parare iussit....

Dopo che il senato si discostò in favore della sentenza di Catone, il console reputando che fosse ottimo a farsi (da fare) il prevenire la notte, che incalzava, ordinò che i triumviri preparassero, quelle cose che chiedeva per il supplizio.

Questo stesso, disposti i presidi, condusse Lentulo in carcere; tutti gli altri congiurati furono condotti attraverso i pretori. Nel carcere c'è un luogo, che è chiamato Tulliano, posto in basso all'incirca dodici piedi da terra.

Le pareti lo muniscono da ogni parte e al di sopra un soffitto, che è unito per mezzo di volte di pietre; il suo aspetto è terribile a causa dell'incuria, e fetido a causa dell'odore. In quel luogo, dopo che fu calato Lentulo, i punitori dei delitti capitali, a cui era stato prescritto, tagliarono la gola di costui con un laccio.

Così quel patrizio della carissima stirpe dei Cornelii, che aveva avuto a Roma l'impero consolare, trovò una morte (una fine della vita) degna dei costumi e delle loro imprese. Riguardo a Cetego, Statilio, Gabinio, Cepario fu adottato il supplizio con la stessa modalità.
(By Maria D. )

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