Il cavallo e la pelle dell'asino - VERSIONE Comprendere e tradurre

Il cavallo e la pelle dell'asino
Autore: sconosciuto
versione 3 pag. 72 di nuovo comprendere e tradurre vol. 1.
Inizio: superbus equus et parvus asinus
Fine: mei mortui ferre cogor!

Il superbo cavallo e il piccolo asino percorrono una lunga via. L’asino porta un pesante bagaglio, il cavallo, invece, non porta niente.

Perciò l’asino, stanco della marcia, chiede un aiuto e dice al cavallo: “Amico, per l’eccessivo peso sto morendo, se tu che sei il mio compagno di servitù, mi aiuti e porti una parte del mio bagaglio, io potrò vivere e continuare il mio cammino”. Ma le parole del misero asinello non commuovono alla pietà l’animo del superbo cavallo.

Infatti il cavallo annuisce e risponde all’asino: “Io non sono il tuo compagno di servitù, io sono libero e non posso portare pesi”. Poco dopo l’asino, per l’eccessivo peso cade per la strada e muore. Allora il padrone toglie la pelle all’asino morto e mette sul dorso del cavallo non solo il bagaglio ma anche la preziosa pelle.

Così il cavallo esclama: “A causa della mia superbia non ho voluto aiutare il misero asinello, ora pago il giusto fio della mia stoltezza, sono costretto a portare anche la pelle del mio compagno.

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