Il cavallo ... non più superbo

In villa rustica equus maestus et aeger squallidam vitam agebat: cotidie usque a vesperum firmum in agros portabat, dominus eum neglegebat, ob servorum neglegentiam sordidus et strigosus erat....

Nella villa rustica un cavallo mesto e malato trascorreva una squallida vita: ogni giorno fino a sera portava lo sterco nei campi, il padrone lo trascurava, per la negligenza del padrone era sudicio e scarno.

Un giorno per caso un asino andò incontro al cavallo: mentre lo vedeva macilento, affaticato e appesantito dallo sterco, ricordò l'antica fortuna e la grande arroganza di costui.

Allora lo derise così: "dove sono, amico, le borchie dorate e la preziosa sella? Dov'è la tua superbia? Ora ti riconosco a stento, perché sei dimesso ed in grande miseria.

Finalmente paghi a ragione la pena dell'arroganza e del tuo disprezzo". Nella prospera fortuna spesso i superbi disprezzano i miseri, ma la fortuna si rivela incerta. (By Maria D.)

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