Il cervo vanitoso
Cervus olim, siti compulsus, ad fontem venit viditque in lympharum speculo imaginem suam....
Una volta un servo, spinto dalla sete giunse ad una fonte e vide la sua immagine nello specchio delle acque.
Allora lieto e superbo per la sua bellezza, osservava tutte le parti del suo corpo e soprattutto lodava la lunghezza e la robustezza delle corna e criticava invece l'eccessiva sottigliezza delle zampe. Ma all'improvviso risuonarono per l'aria le voci dei cacciatori e i latrati dei cani. Allora il cervo pieno di terrore iniziò a fuggire e a cercare nascondigli sicuri: ad affrettarsi per i campi, fino a che giunse in un bosco fitto, dove le corna del cervo si impigliarono ai rami degli alberi e il povero animale non potè più fuggire.
Subito dopo i cani i cani lo trovarono ed i cacciatori lo trafissero con le frecce. Allora il cervo morente:
"Quando sono stato sciocco!"- disse - infatti ho disprezzato le mie zampe, ma mi sono state utili; ho lodato invece le corna, ma sono state la causa della mia morte." Così corrono vanno verso la rovina gli sciocchi che disprezzano le cose utili e lodano le cose inutili.
(By Vogue)
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